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CEFALEA ED EMICRANIA: ESEMPI DI TRATTAMENTO NUTRACEUTICO E FITOTERAPICO
L’emicrania è il tipo di cefalea primaria più studiata, in quanto rappresenta una forma altamente invalidante prevedendo dolore moderato-severo e presenza di sintomi neurovegetativi.
L’aspettativa di vita della persona con emicrania, così come per altre cefalee primarie, non è modificata dalla sintomatologia dolorosa che tuttavia peggiora significativamente il benessere individuale, le attività personali e sociali delle persone (relazioni affettive, capacità produttiva, interessi extraprofessionali e equilibrio psico-fisico). Oltre alla terapia degli episodi acuti la domanda di salute dei pazienti affetti si incentra soprattutto sulla prevenzione, mirata a ridurre sia la frequenza che l’intensità degli attacchi. Nella prevenzione dell’emicrania l’uso del Tanacetum Parthenium o Feverfew è avvalorato dai dati clinici. La pianta è un’Asteracea il cui estratto standardizzato di foglie ha costituenti principali lattoni sesquiterpenici, il principale dei quali è il partenolide, considerato il principio efficace per l’effetto antiemicranico. Esso agirebbe attraverso l’inibizione del rilascio di serotonina ed inibendo l’aggregazione piastrinica; in aggiunta possiederebbe attività antinfiammatoria e di inibizione della sintesi di prostaglandine e di fosfolipasiA, proinfiammatorie.
Un approccio con migliori evidenze di efficacia è quello che associa il Partenio con nutraceutici quali Riboflavina (B2) e Magnesio, e con probiotici. Adulti con emicrania hanno spesso bassi livelli di magnesio rispetto ai soggetti sani e numerosi studi suggeriscono che il Mg2+ può ridurre la frequenza degli attacchi emicranici. L’emicrania catameniale, collegata ai cicli mestruali ed alle variazioni ormonali nella donna, si associa di frequente a carenza di magnesio e la supplementazione può essere efficace nel suo trattamento. La vitamina B2 è un componente di due cofattori nella catena di trasporto degli elettroni nel ciclo di Krebs: essi potrebbero avere un effetto profilattico, dato il loro potenziale nell’aumentare il rendimento energetico mitocondriale che appare deficitario nell’emicranico, come evidenziato da studi sia in adulti che in età pediatrica.
Studi recenti hanno evidenziato che l’emicrania è riferita più frequentemente rispetto alla popolazione generale in soggetti con varie patologie intestinali. Queste patologie riconoscono come fattore comune un’alterazione della composizione del microbiota intestinale.
Lo studio pubblicato nel 2020 dalla South China University of Technology ha rilevato una crescita significativa di particolari tipi di microrganismi nelle persone con emicrania. A causa di questo si può ipotizzare un'alterazione della produzione di acidi grassi a catena corta e di neurotrasmettitori, sostanze molto importanti per il benessere del cervello.
Il Tanacetum Partenio è il componente caratterizzante del CEFAVIN, prodotto per il trattamento e prevenzione di emicrania ed altre sindromi dolorose, in cui è associato con Artiglio del diavolo ad attività antalgica ed antinfiammatoria, vitamine B2 e B3, e potassio, da somministrare due volte al dì lontano dai pasti, in cicli di 2- 3 mesi da ripetere più volte nel corso dell’anno.
Utile complemento nutraceutico sarà il MULTIMAGNESIO in compresse, e viene raccomandata l’associazione con un probiotico, il FORTIF 1 in capsule, che grazie alla presenza di Lattobacilli, fra cui il L. Rhamnosus, per cui esistono studi di efficacia, e Bifidobatteri, promuove il riequilibrio dell’asse Intestino-cervello; si consiglia un dosaggio di 1 capsula due volte al dì dopo i pasti principali per 21 giorni al mese.